Risyng Donckey
La pagella di un ex-deficiente
2018

La pagella di Daniele Cima dell’anno scolastico 1964/65 dice inequivocabilmente che quel ragazzo nemmeno quindicenne non possedeva alcuna attitudine verso lo studio, che era provvisto di una scarsa intelligenza e destinato a un’esistenza mediocre. 53 anni dopo quel ragazzo crea una reinterpretazione creativa del documento che lo ha stroncato, che beffardamente presenta proprio nell'aula magna dello stesso liceo che lo aveva condannato. Un odioso attestato burocratico è trasformato in una gioiosa opera artistica che irride la scuola stessa, le sue regole, i suoi schematismi, la sua spietata ottusità. Con “Risyng Donckey” (scritto appositamente in questo modo, da ignorante), Cima rovescia i ruoli, attribuendosi quello di giudice dei suoi giudici, insinuando l’idea che i ritardati fossero loro. I nomi che appaiono in sovraimpressione sulla texture della pagella rappresentano gli interessi del giovane Cima, che nulla avevano a che vedere con le materie scolastiche.